Protocollo chirurgico dell’implantologia Zigomatica:
Anestesia:
Nel protocollo chirurgico iniziale, l’anestesia gnerale in combinazione con la somministrazione di un anestetico locale è la regola per i pazienti che devono eseguire l’intervento con inserimento degli impianti zigomatici.
Le anestesie locali sono l’idocaina, adrenalina a 1/50.000 per bloccare i nervi:
Nervi superiori (posteriore, medio e anteriore)
Nervi palatini (grandi palatini e naso-palatini).
L’adrenalina aiuterà a raggiungere l’emastosi regionale.
Recentemente è stato proposto, al fine di semplificare la tecnica, l’uso dell’anestesia locale associata alla sedazione orale intravenosa.
Questa procedura è raccomandata per chirurghi molto esperti e quando l’intervento hha durata non superiore alle 2 ora (circa).
Questa consiste nell’utilizzo di 4 differenti siti:
Blocco del nervo alveolare superiore con un’anestesia nel vestibolo partendo dall’incisivo centrale sino al dente del giudizio (2 corpule).
Blocco del nervo infraorbitario con un’anestesia intraorale (una carpule).
Blocco del ganglio sfeno-palatino con un’anestesia sul forame grande palatino ( una corpule).
Incisione
La prima descritta è un’altra incisione orizzontale nella parte inferiore del vestibolo lungo l’intera lunghezza della mascella, che corrisponde all’incisione realizzata per una osteotomia standard tipo le fort 1.
Un’altra incisione è stata proposta più recentemente:
è crestale o anche leggermente palatale, da molare a molare con tratti di scarico dietro la posizione teorica dei primi molari.
SCOLLAMENTO DEL LEMBO:
Lo scollamento del lembo muco-periostale è realizzato su tutta l’altezza del mascellare evidenziando il forame infraorbitario.
esso prosegue sulla faccia jugale dell’osso zigomatico, evidenziando il forame zigomatico-facciale, fino all’incisura temporale che sarà protetta da uno scollatore specifico che determinerà l’orientamento generale dell’impianto.
lo scollamento palatale viene approfondito di 1 cm circa per liberare la cresta ossea, soprattutto nell’area corrispondente al 2 ° premolare o 1°molare.
Lo scollamento continua in alto verso l’osso zigomatico e il forame infra orbitale. Una volta visualizzato il processo zigomatico della mascella (1) viene eseguito lo scollamento palatale.
Realizzazione della finestra sinusale
Una finestra ossea di 10 mm per 5mm è realizzata su versante antero-laterale del processo zigomatico mascellare per scollare e proteggere la membrana di Schneider e per controllare anche la sequenza delle osteotomie e l’inserimento dell’ impianto.
La finestra è realizzata sul versante anteriore del processo zigomatico (1). Si vede in trasparenza il seno mascellare ( 2).
Brànemark ( e altri)
Si consiglia di posizionare una garza imbevuta di adrenalina all’interno del seno per alcuni minuti per prevenire il sanguinamento e quindi migliorare la visuale operatoria.
Inserimento dell’impianto
Uno scollatore specifico è posizionato a livello dell’incisura dell’osso zigomatico .
Viene utilizzato per indicare la direzione di perforazione ma anche per proteggere i tessuti molli durante la procedura di perforazione.
Uno scollatore aggiuntivo è posizionato sul lato opposto del labbro superiore per aumentare la visibilità
A causa della lunghezza degli impianti zigomatici, le frese sequenziali saranno collocate in un tubo guida di protezione per proteggere i tessuti molli vicini, come il labbro.
La sequenza di strumenti per eseguire l’osteotomia dell’impianto consiste in:
– fresa a palla
-3 frese diritte a diametro crescente.
La perforazione inizia sul palato nell’area del 2 ° premolare o 1° molare con la fresa a palla che penetra nell’osso mascellare e dopo nell’ osso zigomatico, fino alla sua corticale superiore, dopo un tragitto intra-sinusale.
La traiettoria della fresa a palla nel suo passaggio intra-sinusale sino all’osso zigomatico, viene controllata attraverso la finestra ossea
Dopo si utilizzano le 3 frese a diametro crescente per l’osteotomia finale, quindi si posiziona l’impianto
La lunghezza dell’impianto viene calcolata dall’incisura temporale fino alla cresta alveolare da una sonda millimetrata:
Quando si utilizza la sonda, le dita del chirurgo vengono posizionate apicalmente per sentire l’estremità della sonda attraverso la cute.
La mucosa viene suturata ,e gli impianti verranno esposti dopo 6 mesi nella procedura Brànemark( intervento chirurgico in 2 tempi)
Indagini Radiologiche
La panoramica
Non comprende l’intera cavità ossea zigomatica e orbitale. Questo tipo di immagine fornisce solo informazioni su possibili estensioni e setti del seno mascellare.
TAC,
la tac è l’esame di scelta per l’esplorazione del sito implantare perché permetterà di effettuare un’analisi tridimensionale approfondita della mascella e del suo seno nonché dell’osso zigomatico nel suo complesso.
Per quanto riguarda il seno mascellare:
La permeabilità del meato medio per valutare la ventilazione del seno perché in assenza di una corretta ventilazione, qualsiasi sindrome infiammatoria porterà a un rischio di sinusite.
La presenza di una patologia a livello del seno: la presenza di papilloma, ipertrofia della membrana di Schneider o possibile aspergillosi asintomatica.
La localizzazzione dell’arteria alveolo antrale.
Tac che mostra il meato medio permeabile sul lato sinistro, con una ostruzione sul lato destro.
Tac che dimostra la posizione dell’arteria antrale di diametro 2/3 mm nella corticale vestibolare del seno.
La presenza di qualsiasi patologia situata al suo livello (cisti, presenzaa di denti o radici inclusi, o qualsiasi tipo di corpo estraneo) che possa ostacolare l’osteointegrazione degli impianti.
La topografia della parete anteriore del seno che può essere :e la
1 – convessa,
2 – piatta
3 – concava.
Una concavità eccessiva può compromettere
il posizionamento ottimale dell’impianto a livello
della cresta alveolare.
Per quanto riguarda l’osso zigomatico:
Analisi dell’intero osso zigomatico e del bordo orbitale.
Le dimensioni dell’osso (la sua lunghezza e spessore) nella direzione in cui verrà posizionato l’impianto. Queste informazioni sono importanti per il posizionamento ottimale dell’impianto al fine di massimizzare la possibilità di ancoraggio e ridurre al minimo il rischio di perforazione dei bordi dello zigomatico perché le dimensioni di questo osso variano notevolmente da un paziente all’altro
Indagini radiologiche post-operatorie
Indagini radiologiche post-operatorie vengono eseguite per valutare le condizioni delle strutture intorno all’impianto nell’osso mascellare e zigomatico.
Inoltre, sono usati per diagnosticare eventuali complicanze nel seno mascellare
Una panoramica dentale convenzionale può essere utilizzata per stabilire la presenza di una condizione del seno infiammatorio,
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