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Complicanze chirurgiche Post-operatorie

Come complicanza piu frequente, è riportata la patologia sinusale

  • 1 . Patologia del seno
  • 2. Fistola oro-antrale
  • 3. Problemi parodontali
  • 4. Frattura dell’impianto

1 . Patologia del seno

Utilizzando il protocollo iniziale di Brànemark,
che prevede una traiettoria intra-sinusale dell’impianto,
deve essere preso in considerazione il rischio di sviluppare malattie infiammatorie o infettive del seno.

Infezione batterica o fungina

E’ possibile. Un caso di aspergillosi del seno mascellare è stato descritto dopo l’utilizzo impianti zigomatici.

Il seno è quindi soggetto a 2 rischi.

  • Il primo è che la chirurgia primaria crea comunicazione tra la cavità orale e il seno e quindi tra il seno e l’osso zigomatico. Inoltre, la membrana di schneider viene spesso perforata durante la procedura.
  • Il secondo, e non meno importante, è che l’inserimento di questo “corpo estraneo” può portare a reazioni infiammatorie.

Le ragioni dell’insorgenza della sinusite possono essere:
perforazione della membrana sinusale.
Fistola oro-antrale che favorisce la migrazione di batteri dalla cavità orale al seno.
Ostruzione del meato medio per l’infiammazione e l’inspessimento della membrana sinusale.

Tipo 3: viaggi extrasinusiani (9% dei casi)

Tipo 4: via extrascellare (6,5% dei casi)

Tipo 0: viaggi intra-sinusiani (15% dei casi)

Tipo 1: viaggio combinato intra e poi extra-sinusale (49% dei casi)

Tipo 2: viaggio combinato extra e poi intra-seno (20,5% dei casi)

2. Fistola oro-antrale

La fistola oro-antrale può svilupparsi dai tessuti molli, favorendo l’insorgenza di una sinusite. Una fistola del genere è rara.

Le ragioni dell’insorgenza della sinusite possono essere:
perforazione della membrana sinusale.
Fistola oro-antrale che favorisce la migrazione di batteri dalla cavità orale al seno.
Ostruzione del meato medio per l’infiammazione e l’inspessimento della membrana sinusale.

Per BECKTOR et al, ciò potrebbe essere dovuto all’esistenza di un foro nella porzione crestale dell’impianto zigomatico. che riceve la vite del pilastro protesico, ciò potrebbe creare comunicazione dalla cavità orale al seno mascellare.

Il trattamento consiste in
– terapia antibiotica
riposizionamento dei tessuti molli senza rimuovere impianti zigomatici stabili.

3. Problemi parodontali

Ci possono essere infiammazione e iperplasia della mucosa attorno al pilastro protesico.
Alcuni autori descrivono alcune tasche paradontali.
Tuttavia, questo si vede spesso quando viene utilizzata la tecnica chirurgica intra-seno perché il pilastro emerge in una posizione molto palatale attraverso la mucosa palatale che è molto spessa (5 mm) a questo livello. Ciò spiegherebbe il sondaggio parodontale profondo.

L’emergenza palatale di 2 pilastri ha portato all’iperplasia cronica della mucosa.

L’igiene controllata e un adeguato spazio protesico a questo livello, possono garantire un tessuto perimplantare sano e stabile.

4. Frattura dell’impianto

Sono stati segnalati rari casi di frattura della testa dell’impianto zigomatico.

Tasso di sopravvivenza dell’impianto

La mancata osteointegrazione dell’impianto zigomatico è relativamente rara quando si tiene conto dei tassi di sopravvivenza.
In questo caso è l’impianto èmobile, doloroso e si svita facilmente. Può essere sostituito dopo alcuni mesi.

La perdita ossea è più problematica per gli impianti zigomatici che per gli impianti standard a causa del limitato spessore osseo intorno alla testa dell’impianto nella mascella

Il tasso di sopravvivenza degli impianti zigomatici è generalmente elevato, tra il 91 e il 100%, indipendentemente dalla tecnica chirurgica utilizzata.

Secondo una rassegna della letteratura, riguardante 1.163 impianti zigomatici con adeguato follow-up effettuato nel 2012,
Il 2% degli impianti zigomatici è stato perso.
60% durante il periodo di osteointerazione
40% dopo il carico occlusale.

Il posizionamento dell’impianto basato sul protocollo ZAGA può essere classificato in 5 gruppi a seconda del percorso del protocollo ZAGA:

Tipo 0: tragitto intra-sinusale (15% dei casi)
Tipo 1: tragitto combinato intra e poi extra-sinusale (49% dei casi)
Tipo 2: tragitto combinato extra e poi intra-sinusale (20,5% dei casi)
Tipo 3: tragitto extra-sinusale (9% dei casi)
Tipo 4: tragitto extra-mascellare (6,5% dei casi)